È curioso sapere chi legge ancora oggi i quotidiani cartacei in Italia. Se vediamo i dati, gli editori saranno poco felici.
Secondo i dati più recenti sulla lettura di giornali e riviste in Italia, il settore è sostanzialmente stabile, con 31,7 milioni di italiani che sfogliano o leggono almeno un titolo stampato o digitale ogni mese.
Questo corrisponde a oltre il 60% degli italiani di età superiore ai 14 anni. I dati arrivano da Audicom – sistema Audipress 2023/I e mostrano un aumento dello 0,9% rispetto alla precedente rilevazione del secondo trimestre del 2020, durante l’emergenza coronavirus.
Durante il lockdown e le quarantene in Italia, i consumi culturali e mediatici sono cambiati rapidamente. Ci è stato un aumento delle connessioni a Internet, che ha portato a un aumento delle letture digitali dei giornali.
Questo trend si è consolidato nel corso degli anni, con una crescita continua della penetrazione e del consumo di Internet.
Secondo gli ultimi dati di Audicom/Audipress, la versione digitale dei giornali viene letta da 7 milioni di lettori, il 3.6% in più rispetto alla precedente edizione.
Questa crescita è stata osservata in tutti i segmenti socio-demografici. Inoltre, negli ultimi 30 giorni, il numero di persone che hanno letto almeno un titolo di stampa digitale è aumentato di 4.8 milioni, passando dal 4% della popolazione con più di 14 anni al 13.5%.
Secondo i dati del sistema Audipress 2023/I, in Italia il 22.5% degli italiani legge quotidiani su carta e/o in formato digitale nel giorno medio, corrispondente a 11.7 milioni di lettori con quasi 17 milioni di letture complessive.
Nei sette giorni della settimana, i settimanali registrano oltre 13.1 milioni di letture, con 8.6 milioni di lettori, pari al 16.5% degli adulti sopra i 14 anni.
Ogni mese, i mensili contano quasi 12.5 milioni di letture, con un totale di 8.4 milioni di lettori, corrispondente al 16% degli italiani sopra i 14 anni.
I dati mostrano che la maggior parte dei lettori di quotidiani e periodici in Italia sono lettori regolari, con frequenze di lettura prevalentemente medie e alte rispetto a quelle occasionali.
Il CENSIS ha pubblicato il suo Rapporto sulla comunicazione, che esamina l’impatto della pandemia sui media in Italia.
Il rapporto rivela che gli italiani hanno fatto un passaggio massivo al digitale e che questo cambiamento sembra essere permanente.
Tuttavia, la stampa rimane un importante punto di riferimento nella società italiana, nonostante la pluralità di mezzi di comunicazione disponibili.
Il valore del giornale è ancora riconosciuto dai lettori, come dimostrato dalle quote di lettura di copie acquistate personalmente o tramite abbonamento.
Nel 2020/II, il 61,5% delle letture di quotidiani, il 77,1% delle letture di settimanali e il 72,2% delle letture di mensili erano riferite a copie acquistate o abbonamenti, rispetto alle quote precedenti.
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