L’orologio è un mezzo fondamentale per tutti, però forse quando lo guardiamo non ci accorgiamo di un particolare da notare assolutamente
Da quando gli esseri umani hanno iniziato a vivere il mondo in cui sono nati e hanno creato una vera e propria comunità, già sin dai tempi più remoti hanno sentito il bisogno di organizzare la propria esistenza, non lasciando scoperto nessun aspetto della loro quotidianità. Questo li ha portati ad uscire spesso dalla loro zona di comfort naturale per mettersi in gioco e attivarsi con ogni mezzo e modo possibile per creare le condizioni migliori di vita per se stessi e per gli altri.
Pertanto, quando gli uomini hanno preso consapevolezza di essere degli individui sociali, hanno sentito subito la necessità di fissare il concetto del tempo. Il tempo è sempre stato un’esigenza estremamente importante per poter vivere, per svolgere delle attività, per poter stare in mezzo agli altri. Il tempo spesso in passato veniva concepito come qualcosa di oscuro, quasi come se fosse un nemico impossibile da comprendere e molto arduo da combattere. Questo forse è stato uno dei motivi più rilevanti che hanno portato nel giro di poco tempo all’invenzione dell’orologio. Uno strumento misterioso, ma che influisce così tanto sulle nostre vite.
Ecco a quale particolare dovremmo fare attenzione quando guardiamo l’orologio
Sin dai secoli passati, quindi gli esseri umani hanno cominciato a metabolizzare nelle loro menti l’idea di fermare il tempo durante le loro giornate e quindi per farlo, si era rivelato necessario suddividere l’infinità di tempo che avevano a disposizione in ore, minuti e secondi. Per questo motivo si è deciso di ripartire la giornata in ventiquattro ore, tenendo in considerazione le abitudini e le esigenze fondamentali dell’individuo.
Quindi si è stabilito che dodici ore del giorno fossero dedicate alle normali attività quotidiane, mentre le altre dodici invase dall’oscurità della notte, fossero impiegate per far riposare il corpo e la mente sospendendo la routine. Questa consuetudine si è fissata a tal punto nei secoli da diventare parte essenziale della nostra esistenza terrena.
E quindi guardare l’orologio per controllare che ore sono è un uso necessario e di cui non si può fare a meno. Niente può sostituire gli orologi. Ma c’è una cosa che dovremmo considerare quando li guardiamo. I quadranti infatti sono divisi in dodici parti a cui corrispondono dodici ore segnate dalle lancette. Ma c’è un segreto matematico dietro ciò, come ha spiegato la pagina @matematica_italia, perché se provassimo a sottrarre dodici a sei, otterremo sei come risultato e se proviamo a fare la stessa operazione partendo da sette e sottraendo uno, quindi aggiungendo un’unità da un lato e togliendola dall’altro, otterremo sempre sei.